David Bowie “Heroes” (1977) Uscito pochi mesi dopo il sorprendente Low, opera prima della nota “trilogia berlinese”, Heroes rimane uno dei dischi più ispirati di Bowie, una perfetta sintesi di attualità e romanticismo che deve moltissimo alle manipolazioni sonore di Brian Eno e alla ritrovata vena creativa del suo autore. Un affresco musicale elegante e a tratti oscuro, talmente ispirato e ricco di tensione melodica da poter esser considerato uno dei capolavori della musica pop, elegante e a tratti avanguardistico. Se Beauty & the Beast e Joe the Lion anticipano la wave del decennio successivo, è l’irresistibile incedere di Heroes e il pathos metropolitano di Blackout che ci regalano un’opera senza tempo, ruvida e passionale. Chiudono il disco 4 suggestive tracce strumentali, sempre ‘condite’ da Brian Eno, e l’insolita The Secret Life of Arabia. Per chi abita il pianeta, una musica necessaria. 10/10