A qualche chilometro da casa mia, dalle parti di Montebelluna e Treviso, esiste quella che definirei ‘riserva rock’, composta da personaggi e musicisti che si dedicano con passione alla causa, pur vivendo in contesti che di rock hanno spesso ben poco. Appartengono a questa positiva esperienza gli OJM, band di riferimento della dinamica Go Down Records, che proprio da queste parti ha importanti radici. Non conosco alla perfezione la storia della band e non frequento assiduamente i locali dove i quattro si esibiscono, ma, per svariati e buoni motivi, ho un ottimo rapporto con tutto il personale OJM. È gente concreta e dotata di talento, che vive su un altro binario, complice l’aria delle colline e la lontananza dalla città. Gente che non parla di rock, lo vive. Proprio lì, ai piedi delle montagne, suonano, scrivono e producono dischi come si deve, vantando con merito una dimensione artistica non comune, che sopravvive se credi che il tuo obiettivo non sia fare la rockstar, ma il musicista. Continua a leggere
Archivi tag: indie music
London South.
Morrissey | Vauxhall and I (Sire, 1994) Morrissey ha la grazia e l’incanto negli occhi, chiari, sensibili e scaltri. Quelli che ti fissano in ogni intervista, consapevoli di avere una storia musicale importante, coerente e sofferta, in questi ultimi anni radiosa, libera da condizionamenti e tesa a consegnare, uno dopo l’altro, dischi sempre degni di nota (Years of Refusal per esempio). Ascoltare oggi Vauxhall and I mi ricorda che la classe e il portamento, anche musicale, consegnano nelle tue mani le chiavi per durare nel tempo, senza alterazioni sospette o repentini cambi di rotta. Semplicemente migliorando, perfezionandosi pure nel modo di cantare, che oggi appare sempre più sicuro e ricco di sfumature. Anche senza Johnny Marr e lontano dai giorni di Panic e Girlfriend in a Coma, Morrissey scrive alcune delle sue cose migliori, riuscendo a spegnere sul nascere il desiderio di una, improbabile, reunion degli Smiths. Impresa davvero difficile, in se il presente ha terrore di sé e lo sguardo sempre rivolto al passato. Morrissey non resuscita, vive tra noi. 10 e lode.