Mother’s Head Family Reunion | Richie Kotzen (MCA Records, 1994) Ecco un piccolo capolavoro capace di destarmi dal parziale torpore musicale al quale mi stavo abituando verso la metà degli anni ’90. Morta la scena musicale di Los Angeles – intendo quella tutto lustrini, rossetti e lacca killer – il rock del nuovo decennio riportava in auge un modo di suonare più ritmico e dischi con ben altro spettro sonoro, profondo e definito. Tutto appariva più vero, più suonato e più emozionante. Mother’s Head Family Reunion fa parte, come altri dischi, di questa piccola primavera musicale, molto gradita se vi partecipa un artista del calibro di Richie Kotzen, funambolico chitarrista e, questa volta, anche superbo cantante. Blues, rock, funk e qualche progressione fusion-jazz, vengono mescolati a splendide melodie soul, sostenute dall’agile drumming del grande Atma Anur e dal basso pulsante di John Pierce. Il livello dall’album si mantiene sempre incredibilmente alto, con soluzioni e arrangiamenti vocali degni dei migliori ellepì di black music, che rendono Mother’s Head Family Reunion un prezioso disco di musica americana, di quelli senza tempo, che consiglierei davvero a chiunque. Top songs: Used and Cover Me.
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Picture this!
Come suonano piacevoli Huey Lewis and the News! Puro rock made in usa, senza fronzoli e pretese intellettualoidi. Scrivono ed eseguono ottime canzoni, sempre con il giusto tiro e con melodie azzeccate supportate da una voce straordinaria. Senza addentrarsi nell’era più stucchevole e mainstream della band, consiglio vivamente l’ascolto dell’osannato Sports (1984) – nel quale la band non sbaglia un colpo e spedisce ben quattro singoli nella Top Ten – e di Picture This (1982). Questo è il disco del quale si è innamorato mio figlio, undici mesi. Apprezza il boogie di Workin’ For a Livin’, l’anima reggae di Tell Me a Little Lie e l’ultra melodica Hope You Love Me Like You Say You Do. Pezzi che vanno a braccetto con menti leggere e sgombre da pensieri, come la sua.