MM è uno degli album più ispirati di sempre. Non serve dirlo, piuttosto serve ascoltarlo. Perchè la parola è vana di fronte alla bellezza di questo ritratto post punk. Sempre ’70, sempre magia, sempre Tom Verlaine e sempre NYC. Banditi i classici tre accordi, i Television stravolgono la chitarra punk, facendola decollare verso una dimensione sconosciuta e fantastica. Sublimi
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Gunslinger e altre storie.
Mink de Ville | The Best Of Mink De Ville (EMI Records, 2003) New York, Lower East Side, 1975. Bar di periferia e tanti brutti ceffi, giacche in pelle, Marlboro morbide e vetture da seimila cc. Vengono da lontano, dal confine messicano o dalla vecchia Europa per fare della Grande Mela il più affascinante melting pot del pianeta. Ecco il mondo dei Mink De Ville e del suo leader Willy, uno degli ultimi poeti del rock and roll più decadente e vitale. Tristemente scomparso meno di un anno fa, De Ville nascondeva l’anima degli Stones, la grinta del miglior Springsteen e lo charme latino che lo fece divenire l’idolo della Parigi degli anni Novanta.
La raccolta che infiamma il mio pomeriggio contiene le cose più interessanti incise dalla band. La splendida Spanish Stroll, gli upbeat Cadillac Walk e Gunslinger, la ballad I Broke That Promise e il rumoroso rock di Venus Of Avenue D. Per tre lunghi anni, a partire dal 1977, scatenati rhythm and blues infiammarono la rumorosa platea del CBGB, mentre l’irresistibile attitudine bohémien del gruppo faceva dei Mink de Ville gli eroi di New York, prima del compact disc, di Madonna e della nascita della club culture.
Mink de Ville. Canzoni spericolate e seducenti per una raccolta lussuosa e lussuriosa.