Perché un disco di Paul McCartney.

MaccaChaos and Creation in the Backyard | Paul McCartney (Parlophone/EMI, 2005) Perché scrive e interpreta la musica popolare, l’ha inventata e continua a frequentarla con invidiabile verve. Chaos and Creation in the Backyard suona più fresco e immediato di qualsiasi disco di Robbie Williams, offre linee melodiche intriganti e arrangiamenti musicali che aggiornano il manuale del musicista pop. Infine, questa diavolo di voce. Un dono in eredità dal secolo scorso, ancora così attuale e riconoscibile da rendere inutile la maggior parte dei cantanti rock di oggi. Nigel Godrich, già produttore di Radiohead e Pavement, ci mette del suo. Vi segnalo Jenny Wren, Promise To You Girl e la bellissima Anyway. Un disco che impreziosirà la vostra discoteca, non esitate a procurarvelo.

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2 pensieri su “Perché un disco di Paul McCartney.

  1. Hai ragione, bel disco e bellissima “Anyway”… ma già dalle prime note, mi sembra di sentire Curtis Mayfield che canta “People get ready, there’s a train comin’/ You don’t need no baggage, you just get on board /All you need is faith to hear the diesels hummin’ /You don’t need no ticket you just thank the lord…”

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