sopravissuto al 2010, non posso far altro che affrontare il 2011 e godere leggendo la bio di keef, alias keith richards, chitarrista e fondatore della più oltraggiosa band del pianeta: the rolling stones. giunto alla pagina 26 di “Life” mi sono arreso. come e quanto questi individui hanno marchiato a fuoco gli anni della loro giovinezza? storie assurde, sempre al limite dell’impossibile. una spericolata passeggiata lungo le strade di marciapiedi che scottano, bruciano, pulsano e si ribaltano.
nelle foto keith ha diciannove, venitre, ventisei, trentadue, quarant’ anni e poi cinquanta e sessanta. non cambia mai. lo sguardo e l’espressione sono di quelle che non ti raccontano del passare del tempo, perchè, in fondo, sul tempo non c’è mai stato il tempo di riflettere. la vita è stata come uno slalom fuori controllo, selvaggio e irriverente, una discesa e una salita sempre oltre il limite. altro che maschere d’ossigeno e decompressione!
questa biografia mi fa pensare ai motley crue come al timido sacchetto della raccolta differenziata, keef e gli stones erano e sono un’altra cosa. una lurida discarica alla quale è impossibile resistere. frugando nell’immondizia troverete charme, passione, violenza, amore e tanta verità.
Azz la vita è un turbine. Bellissima rece.